Dalla discussione sulla riorganizzazione del reticolo produttivo Emerge la disponibilità della Divisione di rivedere il progetto iniziale presentato, come richiesto con forza dalle Segreterie Nazionali negli incontri precedenti sia termini organizzativi che funzionali,.
L’ apertura della Divisione di superare la chiusura delle officine, ed a seguito di un'analisi più approfondita il reticolo degli impianti di produzione, nello specifico quadri aziendali per circa 120 unità, ci permette di proseguire il confronto.
A tale proposito il Direttore della divisione ha dichiarato che tale riduzione potrebbe avvenire grazie alla razionalizzazione delle attività e all'eliminazione delle ridondanze che oggi si producono nella gestione del servizio.
la Divisione ha dichiarato che la remotizzazione delle attività delle gestioni merci permetterà il loro accentramento, e di conseguenza sarà necessario procedere alla ricollocazione delle risorse eccedentarie secondo modalità e tempi già definiti nel contratto di lavoro aziendale FS.
Il trasferimento degli oltre 250 macchinisti idonei ad altre Divisioni o Società del Gruppo, si renderebbe necessario per la rivisitazione del modello industriale sempre più orientato verso l'equipaggio misto. Terminata la formazione di tutti i PPT al modulo D e alla patente A4 per chi ne possiede i requisiti, la Divisione Cargo ha dichiarato di voler assegnare i turni ai PPT secondo nuove modalità, e non più secondo i classici turni rotativi.
Quindi , cosi come previsto dal CCNL, quando il PPT verrà assegnato a un treno seguirà le normative contrattuali del personale mobile.
Come UGL abbiamo chiesto di affrontare nello specifico le tematiche legate ai tempi accessori da definire per le diverse attività a terra, prima di entrare nel merito della ripartizione dei servizi.
Per la contrattazione aziendale dei turni degli equipaggi, la Divisione ci ha anticipato la volontà di richiedere, in fase di ripartizione dei servizi, l'attivazione di alcune delle flessibilità previste dal CCNL. Rispetto alla necessità della presenza del ROI, in sostituzione dell'attuale APT, ritenendo la stessa strettamente legata al'organizzazione del lavoro dei singoli impianti, ed in considerazione del fatto che i ROI dovranno essere abilitati alla verifica per intervenire direttamente nelle attività, laddove si rendesse necessario, le Segreterie Nazionali hanno chiesto che la discussione sia rimandata a livello territoriale. La Divisione in una prospettiva di difesa contro la crisi e del possibile sviluppo, sembra orientata a dotarsi di un organizzazione più snella per offrire risposte migliori al mercato.
Secondo le dichiarazioni del direttore di divisione, con il nuovo modello organizzativo presentato, sarebbe possibile mantenere l’attuale produzione pari a 31 milioni di treni km.
La prima leva su cui agire, individuata dall'azienda è nella riduzione degli indiretti, attraverso la riduzione degli impianti e la loro trasformazione in impianti territoriali.
Per il prosieguo ci si è aggiornati al per il 18 gennaio 2013, per una prima analisi, sia sul piano tecnico (progetto di ricollocazione esuberi), sia sul piano politico, l’utilizzazione degli strumenti contrattualmente previsti per la gestione degli esuberi