Il nuovo direttore, nell’incontro di oggi sulle attività di Manutenzione Rotabile della Direzione Tecnica di Trenitalia, ha illustrato, in termini riepilogativi nazionali, gli impegni della direzione per gli anni 2013 e 2014.
Non avendo a disposizione progetti specifici per impianto, come richiesto dalle Segreterie Nazionali nella riunione precedente, il confronto si è imperniato sulla carenza dei dati messi a disposizione dalla controparte dai quali in ogni caso emergono alcune questioni:
- il rientro di attività esternalizzate è di fatto bloccato per la mancata coincidenza delle scadenze dei contratti in essere;
- l’assenza di una politica di internalizzazione di attività, nonostante l’impegno contrattualmente sottoscritto e della disponibilità di circa 160.000 ore aggiuntive di potenzialità produttive scaturite dal passaggio da 36 a 38 ore di lavoro settimanali, non è soddisfacente;
- il continuo ricorso di attività appaltate“ chiavi in mano” porterà ad una parziale professionalizzazione dei ferrovieri sulle nuove tecnologie, e metterà l’azienda in una posizione di subalternità verso le ditte fornitrici;
Nella riunione la direzione tecnica di Trenitalia ha confermato, alle Segreterie Nazionali, di un ipotetico stato di avanzamento della discussione sulla chiusura dell’impianto di Bologna nel 2014, condivisa dai lavoratori contattati uno per uno singolarmente. Come UGL denunciamo una evidente invasione di campo.