Con la sottoscrizione del CCNL della Mobilità area contrattuale Attività Ferroviarie e quello integrativo Aziendale di Gruppo FS del 20 luglio 2012 ci eravamo illusi che quanto sottoscritto tra le parti ridisegnasse sia il rapporto con i lavoratori che con il sindacato.
Il 19 dicembre 2012 è stato sottoscritto tra le parti un accordo che cercava, ancora una volta, di recuperare uno spirito leale di confronto per trovare soluzioni condivise riguardo a disposizioni ed interpretazioni unilaterali del CCNL e degli accordi sottoscritti sulle varie problematiche aperte nella società di Trenitalia.
Tale spirito era rafforzato dalle dichiarazioni del Direttore Centrale del Gruppo Fs e dalle assicurazioni dell’Amministratore Delegato della Società Trenitalia. Non possiamo condividere piani divisionali divergenti con quanto dichiarato dall’A.D. di Trenitalia, infatti ci vengono presentati progetti di manutenzione che prevedono per il prossimo biennio un consistente aumento delle esternalizzazioni non recuperando nemmeno l’aumento d’orario contenuto nel CCNL sottoscritto. Non ci è dato capire e pertanto comunicare ai nostri rappresentati che prospettiva ha la divisione cargo, a cosa serve realmente la ricollocazione del “personale cargo in esubero”. A questo punto ci domandiamo, ma senza risposta: “ La Cargo è ancora una Divisione di Trenitalia o altro?” ed ancora : “Dove va la vendita e l’assistenza?”. Forse, a nostro avviso, è mancata una regia generale in grado di inquadrare le problematiche in un ottica non solo Societaria di Trenitalia ma di Gruppo FS. Pertanto oggi chiediamo con forza di riportare il confronto in essere sui quei binari che ci hanno visto sottoscrivere il CCNL e l’accordo del 19 dicembre, al fine di non farci intraprendere decisioni consequenziali poco liete per tutti.