In apertura dell'odierno incontro, la delegazione aziendale ha schematicamente presentato e consegnato alla delegazione sindacale la propria proposta di testi relativa all'articolato del Contratto Collettivo Aziendale da applicare, una volta definito, sulla base del Protocollo sulle Relazioni Industriali sottoscritto dalle parti il 10 aprile scorso, quale accordo di secondo livello di contrattazione del CCNL Mobilità/Area contrattuale "Attività Ferroviarie", al personale impiegato dalla Filiale italiana di Thello SA (società di diritto francese partecipata al 67% da Trenitalia e al 33% da Transdev). Rispetto alla bozza di indice inviata all'azienda dalle Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, UGL TAF, Fast, Orsa lo scorso 23 aprile - sulla quale si è svolta una ricognizione nei successivi incontri del 18 e del 26 maggio (con relativa integrazione sindacale riferita ai titoli di viaggio) - l'odierna proposta aziendale ha evidenziato diversi elementi di significativa divergenza, alcuni dei quali immediatamente prospettati dalla delegazione sindacale già nel corso della riunione e così sinteticamente riassumibili: in materia di disciplina del rapporto di lavoro, non viene prevista alcuna clausola di "mitigazione" degli effetti negativi sulle relative tutele recentemente introdotti per via legislativa nel contratto a tempo indeterminato a cosiddette "tutele crescenti", non vengono previste specifiche limitazioni, rispetto alla disciplina di legge, per il contratto a termine, né il recepimento, rispetto al CCNL, di alcune disposizioni di legge successivamente intervenute e migliorative per il lavoratore nel contratto a tempo parziale; in materia di organizzazione del lavoro e di orario di lavoro, viene proposto un "originale" modello di equipaggio treno (composto da: un agente di condotta che, malgrado l'assenza di intercomunicante tra locomotiva e parte rimorchiata, sarebbe considerato dall'azienda AU anziché AS; un agente di scorta al quale, oltre alle mansioni previste dalla declaratoria del Capotreno prevista dal CCNL, verrebbero attribuite le più svariate competenze su attività di manovra, di verifica, di accompagnamento treno, di formazione treno e di natura tecnico-commerciale; un ulteriore agente commerciale, con competenze non sufficientemente chiarite, ma privo comunque di qualsiasi abilitazione inerente la sicurezza di marcia del treno), nonché una serie di deroghe normative al CCNL, pur tuttora in assenza per ammissione dell'azienda stessa di un'analitica proiezione sul possibile sviluppo dei turni del personale mobile, sulla disciplina del riposo fuori residenza, mentre per il modello di equipaggio proposto viene ipotizzato il sostanziale superamento delle principali distinzioni tra lavoro diurno e lavoro notturno; in materia di trattamenti economici, nulla viene proposto sul versante retributivo, mentre sul versante welfare l'ipotesi aziendale si limita, peraltro con formulazioni incerte, all'assistenza sanitaria integrativa e alla previdenza complementare; infine, per quanto riguarda gli ulteriori aspetti inerenti il rapporto di lavoro, al di fuori del CCNL si colloca la proposta aziendale relativa ai pasti aziendali, carente quella sulla dotazione vestiario e assai incerta quella relativa a tutela legale e copertura assicurativa. Malgrado le notevoli distanze, la delegazione sindacale si è riservata un ulteriore approfondimento interno, a seguito del quale elaborare alcune prime controproposte da presentare in occasione dell'incontro già programmato per il prossimo 22 giugno.