Si è svolto l’incontro tra le Segreterie Nazionali, la Holding FS e la Divisione Cargo in relazione alla riorganizzazione della Divisione. La divisione ipotizza per l’ennesima volta la riduzione dei costi quale soluzione alla crisi, chiudendo diversi impianti con la conseguente ricollocazione senza soluzioni "traumatiche" del personale. La divisione paventa ai sindacati che in assenza di azioni urgenti, la stessa è a rischio di non poter provvedere al pagamento degli stipendi da gennaio. Le Segreterie Nazionali hanno denunciato le azioni unilaterali prodotte a fine dicembre circa i passaggi in altre divisioni di Trenitalia e a RFI di personale non volontario, contestando le modalità adottate per operazioni di tale portata, ed hanno richiesto di proseguire la discussione alla presenza dell’Amministratore Delegato di Trenitalia, del Direttore Generale del Personale del gruppo FS e di RFI per verificare le possibilità di ricollocazione degli esuberi secondo logiche condivise, nel rispetto dei criteri contrattualmente previsti e trovando all’occorrenza soluzioni compensative per la tutela del reddito, della collocazione geografica ed il mantenimento dell’attuale qualifica. La divisione Cargo ha consegnato un prospetto riepilogativo per un totale di 1064 esuberi, di cui 670 da allocare in RFI e il restante in Trenitalia. Il confronto proseguirà domani sui dettagli delle ricollocazioni e sulla nuova organizzazione e giovedì p.v. alla presenza dell'Amministratore Delegato di Trenitalia e del Direttore Generale del Personale del Gruppo FS per un approfondimento sul futuro di Trenitalia e della divisione Cargo.
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